23 luglio 2006

Albissola-“Sogno d'estate: colori, forme ed emozioni”

Nuovo appuntamento per gli appassionati di pittura ad Albissola Superiore (SV), sulla passeggiata a mare del centro storico di Albissola Capo, nella Sala Leone.

La mostra si intitola “Sogno d'estate: colori, forme ed emozioni” e sarà aperta tutti i giorni dal 24/7/2006 al 30/7/2006 dalle 17:30 alle 22:30, il giorno 24 alle ore 21:30 appuntamento per l'inaugurazione.

P.Delfino, artista di Celle Ligure, presenta circa 40 pezzi di dimensione variabile – dai quadri in miniatura ai più importanti pezzi 50 x 70 ed oltre.

La tecnica pittorica di base di quest'artista è la raffinatissima stesura a spatola della pittura ad olio su supporti diversi – tipicamente i classici tela e tavola; non manca però il ricorso a tecniche complementari: l'aggiunta di colori acrilici, l'inchiostro di china e l'uso del pennello aggiungono sfumature all'opera e dimostrano una solida formazione artistica.

Percorriamo insieme lo sviluppo dell'azione artistica di P.Delfino.

L'artista si affaccia timidamente nel mondo dell'arte, o meglio decide di rendere pubblica la sua opera, come impressionista: i colpi di spatola suggeriscono paesaggi reali, la parte sognata è più nell'occhio di chi osserva le opere dei primi tempi che nella mente dell'artista.

Poi vengono i primi riconoscimenti ai concorsi di pittura e nelle esposizioni: la sicurezza della proposta artistica aumenta e con questa P. Delfino ci svela il suo animo inquieto, la sua esigenza di ricercare nuovi soggetti e sperimentare nuove tecniche per guidare la mente di chi guarda l'opera, non più solo il suo occhio.

Nascono così i trittici, con i quali P.Delfino ci mostra attraverso la sua finestra interiore un mondo di toni di colore irreali per i soggetti perchè rappresentati insieme, quando in natura sarebbero presenti in momenti diversi; un paradigma di questa gestione caratteristica del colore sono i riflessi sui tronchi degli alberi nei quali si mescolano i colori dell'alba e dell'inverno con quelli del giorno pieno e dell'estate.

Vi sono poi i paesaggi che nascono dal nulla – il nulla è espresso dal nero, nella semantica pittorica di P.Delfino – ed esplodono in un fuoco d'artificio di colori; in questo caso l'artista esamina ed interpreta brillantemente il processo del ricordo, in cui da un inizio di vuoto e sforzo per emergere, prendono poi vigore intenso e trasfigurato le memorie che emergono nella nostra mente.

Ulteriore passaggio a seguito della ricerca, che per quest'artista è un'esigenza pari se non superiore a quella di dipingere: la composizione ed il peso volumetrico dei colori entrano prepotentemente nella realizzazione artistica, diventa necessario trasformare la realtà non più solo nel colore ma anche nella composizione del soggetto. Un esempio: un dittico in mdf applicato su plexiglass (lo sguardo può andare oltre il quadro) che rappresenta gozzi disposti in modo irreale (più una flotta di esseri animati che incuriositi escono dal quadro che mezzi da lavoro sistemati al sicuro pronti per essere riutilizzati) vicino ad una Venere che esce dall'acqua (citazione classica ma surreale) quasi invisibile.

Nelle sue ultime ricerche P.Delfino ha iniziato un filone fortemente informale di cui l'opera “Comunità pulsanti” è espressione potente: il soggetto reale, tratto da immagini mediche, viene utilizzato per rappresentare qualcosa di totalmente diverso, in questo caso la fragilità delle comunità viventi ma fragili oggetti in balia della natura.

Opere tratte dal percorso artistico sopra tracciato, pietre miliari di un'intensa ed inquieta ricerca artistica, sono esposte nella Sala Leone, la presenza dell'artista vi consentirà di scambiare opinioni e vivere i quadri in prima persona.